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RIABILITAZIONE PSICHIATRICA

Il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica (TeRP) è un professionista sanitario con competenze specifiche in ambito psichiatrico e psicosociale, che si occupa, in sinergia con gli altri professionisti dell’équipe, di: 

  • valutare la disabilità psichica e le potenzialità del soggetto, secondo una visione integrata della persona; 

  • analizzare i bisogni e le istanze evolutive, nonché le risorse del contesto familiare e socio-ambientale della persona; 

  • promuovere attivamente la presenza della persona nel contesto sociale di riferimento; 

  • sviluppare il massimo livello di autonomie personali e di funzionamento psicosociale possibile; 

  • prevenire e limitare gli effetti della cronicizzazione del disagio psichico. 
     

Il fil rouge che guida l’attività del TeRP è il benessere della persona e della sua famiglia nell’ottica della Qualità di Vita (QdV) ossia della possibilità di raggiungere i propri obiettivi in riferimento a ciò che si desidera e/o di cui si ha bisogno, in coerenza con il modello bio-psico-sociale introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con la classificazione ICF (2001). 

L’intervento del TeRP si estende in ambito preventivo, abilitativo-riabilitativo ed educativo, lungo l'intero arco della vita della persona, dall'infanzia all'età avanzata e coinvolge il soggetto, la famiglia, la comunità e il territorio di riferimento “agendo con” questi attori.

 

La specificità del suo ruolo nell’ambito dell’età pediatrica è rappresentata da: 

  • valutare gli ambiti di fragilità e di abilità del bambino (funzionamento personale e sociale), con particolare attenzione all’area psico-affettiva, relazionale e del comportamento; 

  • contribuire a formulare un progetto riabilitativo individualizzato e dinamico, che risponda in modo coerente e contingente ai life events e ai bisogni emergenti del bambino e della sua famiglia; 

  • sostenere ed ampliare l’iniziativa del bambino e l’organizzazione di risposte adattive all’ambiente; 

  • sviluppare l’area della cura del sé attraverso il potenziamento delle autonomie personali; 

  • promuovere l’apprendimento grazie alla possibilità di partecipare e coinvolgersi all’interno di relazioni significative con gli adulti e con i pari; 

  • favorire l’integrazione delle aree di competenza del bambino nell’ottica di uno sviluppo armonico, al fine di renderlo protagonista attivo del proprio percorso di crescita; 

  • supportare ed arricchire la partecipazione attiva dei genitori e dei caregivers nello sviluppo del bambino, “[…] restituendo loro la capacità di prendersi cura del proprio bambino” (I. De Maria), nonché delle figure di riferimento nell’ambito della scuola e della comunità. 

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